giovedì 7 dicembre 2017

DROGA ARTIFICIALE NELLA LETTERATURA

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Cocaine Papers, Sigmund Freud (1974)

Nel 1884, qualche tempo dopo l’introduzione della cocaina negli Stati Uniti e in Europa, Sigmund Freud si interessò alle sue proprietà e ai suoi effetti somministrandola ai propri pazienti e facendone uso personalmente. Dopo un clamoroso insuccesso terapeutico, seguito da aspre polemiche, Freud interruppe le ricerche, ma dall’Interpretazione dei sogni sappiamo che la usava ancora nel 1895. Questo libro, che presenta al lettore gli scritti di Freud sulle esperienze con tale sostanza, è arricchito da articoli e saggi di altri ricercatori, tra cui quello del primo produttore di cocaina.









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The Doors of Perception, Aldous Huxley (1954)


Le porte della percezione è un saggio breve di Aldous Huxley del 1954 che tratta esperienze vissute tramite l'utilizzo della mescalina, principio attivo del  peyote. Il libro prende forma dal ricordo di Huxley sotto  mescalina che ha avuto luogo nel corso di un pomeriggio del Maggio 1953.

Il titolo è tratto da una frase del poema di William Blake The Marriage of Heaven and Hell (1973):

"If the doors of perception were 
cleansed everything would appear to 
man as it is, infinite."

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